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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Studiare: come e perchè

Le motivazioni e attribuzioni entrano a far parte di una particolare competenza chiamata imparare a imparare, a cui oggi non solo la scuola ma l'intera società attribuisce grande importanza. In secondo luogo le motivazioni e le attribuzioni sono una componente dell'apprendimento di cui lo studente e il docente devono essere consapevoli e che si affianca ad altre, gli stili cognitivi e le emozioni. Imparare a imparare Imparare a imparare è l’abilità di organizzare il proprio apprendimento sia a individualmente che in gruppo, a seconda delle proprie necessità, e alla consapevolezza relativa a metodi e opportunità. E’ un’opportunità che permette alla persona di perseguire obiettivi di apprendimento basato su scelte e decisioni prese consapevolmente e autonomamente, per apprendere, ma soprattutto per continuare ad apprendere, lungo tutto l’arco della vita e nella prospettiva di una conoscenza condivisa e di un apprendimento come processo socialmente connotato. Come si

Insegnanti e allievi

La comunicazione educativa è innanzitutto una trasmissione di informazioni tra un mittente ( insegnante) e ricevente ( allievo).Il messaggio deve essere trasmesso in modo efficace tenendo conto che la comunicazione segue una dinamica circolare nella quale mittente e ricevente si scambiano i ruoli: lo studente che ascolta l'insegnante reagisce con domande, cenni del capo e diventa a sua volta mittente di un messaggio che il docente riceve. Per evitare che la comunicazione sia disturbata, è opportuna la comunicazione esplicita : il ricevente dichiara di aver ricevuto e compreso il messaggio permettendone, se è necessario, la riformulazione. E' quindi importante che l'insegnante o educatore, in quanto adulto e facilitatore del processo di insegnamento-apprendimento verifichi le modalità e l'efficacia della propria comunicazione. L'INSEGNANTE E IL GRUPPO CLASSE : Il dialogo educativo tra l'insegnante e l'allievo è condizionato da molti fattori. Innanzitut

Le principali teorie educative

LA TEORIA PSICOANALITICA : é una corrente scientifica fondata dal medico e pedagogista  Sigmund Freud all'inizio del novecento. Secondo questa teoria la classe è il campo di un incontro/scontro  di forze inconsce che emergono attraverso una grande varietà di stimoli. Inoltre la psicoanalisi mette in luce i fenomeni di transfert con i quali i ragazzi proiettano sull'insegnante le dinamiche del rapporto con i loro genitori. E' possibile che si manifestino fenomeni di proiezione quando qualcosa all'interno della mente è avvertito come pericoloso viene inconsapevolmente proiettato all'esterno. Ogni ragazzo , inoltre , ha un' immagine di sé che si costruisce attraverso un lungo percorso, a partire dal rapporto con la madre o con altre figure di riferimento. In ogni relazione incide profondamente sul modo di comportarsi. LA TEORIA UMANISTICA : La psicologia umanistica studia il comportamento del docente e i suoi effetti sull'alunno. Il principale esp

La Gestalt

Il fenomeno della percezione visiva è stato studiato a lungo dalla Gestalt, una scuola di pensiero. La Gestalt ha dimostrato che la percezione sensoriale e quella visiva svolgono un ruolo creativo: sono attive, classificano e interpretano le sensazioni. Max Wertheimer , fondatore della scuola, ha individuato i principi del raggruppamento degli oggetti; si tratta di schemi innati che collegano e organizzano i dati che riceviamo attraverso l'organo della vista. I principi sono i seguenti: VICINANZA:  siamo portati a raggruppare oggetti vicini fra loro. SOMIGLIANZA: In questo caso raggruppiamo oggetti simili fra loro. CONTINUITA': Tendiamo a raggruppare gli oggetti che possono essere visti l'uno come la continuazione dell'altro. CHIUSURA: Siamo portati a raggruppare gli elementi in modo che formino una figura chiusa. PREGNANZA: Raggruppiamo gli elementi che possono costituire una figura semplice. regolare e simmetrica. BUONA FORMA: Raggruppiamo gli elementi per ott